Alexander McQueen
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Tra i collaboratori creativi di McQueen: Bellezza

Tra i collaboratori creativi di McQueen: Bellezza

Scopri in che modo Daniel Sällström, Gary Gill e Ama Quashie hanno creato i look per la sfilata McQueen Primavera Estate 2026.

Grezzo ed elementare, il concetto di bellezza della sfilata McQueen Primavera Estate 2026 era profondamente legato alla narrazione principale della sfilata: abbandonarsi alla potenza selvaggia della natura. Traendo ispirazione dal film folk horror The Wicker Man (1973), diretto da Robin Hardy, il make-up artist Daniel Sällström, l’hair stylist Gary Gill e la nail artist Ama Quashie hanno collaborato per creare un look che incarnasse i potenti temi esplorati dalla collezione.

 Qual è stato il punto di partenza del vostro processo creativo?

Ama: Il processo cambia ogni volta. In questo caso, Seán [McGirr] mi ha detto che sarebbe stata la sua prima sfilata di abbigliamento esclusivamente femminile e che voleva evocare un senso di potenza e il riferimento al film The Wicker Man. Fuoco, terra e sudore.

Volevo trovare qualcosa che desse l’impressione di essere grezzo, bello, ma anche abbastanza semplice, quindi mi è venuta l’idea delle dita immerse nell’argilla. Da lì ho elaborato una palette, una tonalità più profonda o più chiara della tonalità naturale della pelle della modella.

In che modo il beauty look si è integrato e ha funzionato con la narrazione della collezione?

Gary: Vedo la collezione, creo una moodboard e continuiamo ad aggiungervi elementi. Continuiamo a inserire diversi punti di vista, che finiscono per unirsi. Seán ci descrive il personaggio e abbiamo un riferimento cinematografico, The Wicker Man, un film che ha significato molto per me e che mi ha aiutato a capire cosa stava cercando di vedere.

Potete parlarci degli elementi essenziali del beauty look che avete creato?

Gary: È sexy, ha un che di selvaggio. Alcune ciocche sembrano viticci, altre sono tagliate.

Parlateci di come i riferimenti creativi hanno influenzato il vostro approccio e caratterizzato i dettagli chiave del make-up, dei capelli e delle unghie.

Daniel: Volevamo creare una donna dall’aspetto potente, ma allo stesso tempo un po' scompigliata e spettinata, come se ne avesse passate tante. 

In The Wicker Man, l’elemento del fuoco e dell’acqua è molto presente, e volevo che tutto ciò emergesse chiaramente nel make-up. Non volevamo che tutte le ragazze avessero lo stesso aspetto, quindi ognuna ha un look diverso e individuale. Ho iniziato dagli occhi per creare le sbavature perfette, e attorno ad esse abbiamo costruito il look per la pelle e l’effetto gloss, integrando il tutto con lo sguardo.

Cosa caratterizza, di solito, il vostro processo creativo e come traducete i temi concettuali in un beauty look tangibile?

Daniel: Posso trarre ispirazione ovunque. Credo che sia abbastanza raro che mi ispiri al make-up. Di solito mi ispiro alla vita di tutti i giorni, alle cose e alle persone che vedi per strada. Gli oggetti casuali sono molto più presenti nel mio lavoro rispetto agli oggetti di moda più ovvi.

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